Isolare il serbatoio dell’acqua calda riduce i consumi e le spese energetiche in casa

Isolare il serbatoio dell’acqua calda riduce i consumi e le spese energetiche in casa

Franco Vallesi

Dicembre 30, 2025

Ogni inverno si ripete una scena quasi invisibile, ma che ha il suo peso: negli angoli delle case, lo scaldabagno combatte silenzioso contro il freddo che lo circonda. L’energia, un po’ alla volta, se ne va – spesso senza che ce ne accorgiamo – eppure ciò si riflette direttamente sulle bollette delle famiglie italiane. Tenere a bada queste dispersioni termiche? Un passo alla portata di molti, che trasforma la gestione dell’energia in casa in qualcosa di più efficiente e attuale, specialmente con il caro bollette sempre più presente. Per questo motivo, tanti stanno scegliendo una soluzione semplice: isolare lo scaldabagno.

Se guardiamo agli appartamenti costruiti qualche decennio fa, quel che si nota spesso è che lo scaldabagno sta in stanze che non vedono un filo di riscaldamento, tipo garage o il seminterrato. E qui il calore, beh, se ne va via che è un piacere, costringendo – diciamo – l’apparecchio a consumare più energia per mantenere l’acqua calda. Isolare lo scaldabagno diventa allora un gesto concreto, che fa risparmiare in bolletta e aiuta pure l’ambiente. Non è una novità digitale o una di quelle soluzioni hi-tech, ma un’abitudine che sempre più famiglie stanno riprendendo – perché sprechi si possono evitare.

Non servono grandi opere o investimenti costosi. Basta, ad esempio, un rivestimento isolante, che si trova abbastanza facilmente in tubolari o coperture da adattare alla misura dello scaldabagno. Montarlo è una cosa che chiunque può fare – anche senza chiamare un tecnico – e di certo fa la differenza, soprattutto nei mesi freddi. Sempre più persone, alle prese con impianti vecchi o domotica lontana dai loro budget, si affidano a questa soluzione. Risultato: l’acqua resta calda più a lungo, e si nota davvero in bolletta.

Quando conviene isolare lo scaldabagno

Il punto da tenere in conto è che non tutte le situazioni giustificano l’isolamento dello scaldabagno. Prima di tutto, serve guardare all’età dell’apparecchio. Se è recente, allora probabilmente ha già dentro materiali isolanti che funzionano bene; aggiungere uno strato esterno spesso porta pochi vantaggi. Invece i modelli più vecchi, quelli che si incontrano spesso nelle case di una certa età, tendono a disperdere calore senza freni – il che fa salire i consumi e la spesa. Per chi vive in questi posti, una copertura aggiuntiva può avere senso e anche un ritorno economico senza troppi sforzi.

Isolare il serbatoio dell’acqua calda riduce i consumi e le spese energetiche in casa
Uno scaldabagno BAXI, con il suo termometro, al centro delle attenzioni per l’efficienza energetica domestica. – dialmabrown.it

Altro elemento che fa la differenza è dove si trova lo scaldabagno. Se sta in ambienti riscaldati, come cucina o bagno, la perdita di calore è minima. Ma se invece è messo in cantina, garage o sul solaio – dove fa freddo davvero – allora le dispersioni sono continue. E questo porta il boiler a rompere la quiete: si accende più spesso e consuma più energia, con uno scontrino in bolletta che sale senza sosta.

Non da ultimo, va considerata la frequenza d’uso. In case con consumi elevati di acqua calda, molto comuni in famiglie numerose o in abitazioni con più punti di prelievo, ridurre la dispersione fa davvero la differenza. Meno dispersione significa meno accensioni, meno sprechi d’energia, e più risparmio a fine giornata. Per di più, una copertura isolante si monta senza fatica e spese folli – una soluzione pratica, economica e (per così dire) alla portata di tutti.

Vantaggi di una copertura isolante per lo scaldabagno

La copertura isolante è come uno scudo contro la fuga del calore: rallenta la dispersione verso l’ambiente circostante e mantiene l’acqua calda più a lungo. Il boiler, così, non deve accendersi continuamente e può far riposare il motore – e anche il portafoglio. Il risultato? Consumi minori di energia elettrica o gas, e un risparmio che, un po’ alla volta, si accumula e si vede nel tempo, specie durante i mesi freddi.

Ma il risparmio non è tutto: il comfort in casa migliora nettamente. Chi ha uno scaldabagno in stanze come garage o cantine sa bene che quel calore che esce può disturbare, riscaldando in modo irregolare e rendendo gli spazi meno ospitali. Mettere una copertura isolante, quindi, aiuta anche per mantenere un ambiente più stabile e accogliente. È un dettaglio non da poco.

C’è un aspetto che spesso passa in secondo piano ma vale la pena ricordare: isolare riduce lo stress sullo scaldabagno, perché ne abbassa le accensioni frequenti. Così componenti meccaniche ed elettriche invecchiano meno rapidamente, con meno guasti e meno spese anticipate per riparazioni o sostituzioni. Insomma, si allunga la vita utile dell’apparecchio – una bella comodità, no?

Per chi preferisce il fai-da-te, la copertura isolante è semplice da montare e può essere smontata senza troppi problemi. Basta prenderci la mano. Per questo motivo, anche nelle grandi città come Roma o Milano, sempre più famiglie scelgono questa via per tagliare gli sprechi e tenere sotto controllo i consumi, senza rinunciare al comfort di casa loro.

Alla fine, sebbene non si tratti di stravolgere il consumo energetico domestico, isolare lo scaldabagno resta una mossa concreta, facile da fare e dai risultati tangibili. Un piccolo investimento, che ha il suo senso quando le tariffe energetiche lievitano, spingendo le famiglie italiane – insomma – verso scelte più attente e meno sprecone.

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