A Milano ho notato che il divieto sulle lockbox cambia come si possono affittare le case brevi

A Milano ho notato che il divieto sulle lockbox cambia come si possono affittare le case brevi

Franco Vallesi

Dicembre 17, 2025

Dalle parti di Milano, negli ultimi tempi, si sta assistendo a una vera trasformazione negli spazi pubblici cittadini. Le cosiddette lockbox – quelle piccole cassette porta-chiavi – utilizzate spesso negli affitti brevi, non potranno più essere fissate a pali della luce, cancellate, recinzioni o altre componenti dell’arredo urbano. Ecco perché: l’obiettivo è tenere sotto controllo un fenomeno che cresce sempre di più, con effetti non solo sulla gestione degli affitti, ma anche sul modo in cui gli spazi condivisi vengono usati, incidendo sulla sicurezza e sulla qualità della vita per chi abita in città.

Il divieto e le motivazioni alla base della nuova norma

Nel Regolamento di Polizia Urbana la nuova regola non lascia dubbi: niente più cassette portachiavi montate su strutture pubbliche o private che si affacciano a spazi aperti al pubblico. Il divieto riguarda quindi pali della luce, segnaletica, cancellate e recinzioni, con lo scopo – semplice – di arginare la diffusione selvaggia di questi dispositivi.

A Milano ho notato che il divieto sulle lockbox cambia come si possono affittare le case brevi
A Milano ho notato che il divieto sulle lockbox cambia come si possono affittare le case brevi – dialmabrown.it

Il punto è che le lockbox vengono spesso usate, lì, per permettere un check-in senza incontrare il proprietario. Pratica normale negli affitti brevi, certo, ma che finisce per occupare spazi pubblici senza alcun ritorno per la comunità. Oltre al problema estetico, non mancano i timori sulla sicurezza: cassette lasciate dove capita o incustodite possono diventare varchi non controllati, fonte di disturbo e pericolo per chi vive in zona.

Se guardiamo ad altre città d’Italia, quelle più gettonate dal turismo come Roma o Firenze, Milano si posiziona su una linea più rigida nel mettere un freno all’utilizzo di queste cassette. Recenti accertamenti hanno fatto emergere anche usi illegali delle lockbox, come il deposito di sostanze proibite – dettaglio importante – che aggiunge complessità al quadro e spinge verso una sorveglianza più stretta.

Le conseguenze per chi utilizza le lockbox negli affitti brevi

Con le nuove disposizioni, chi finora si affidava alle lockbox per far entrare gli ospiti dovrà cambiare metodo. Le forze dell’ordine potranno rimuovere le cassette subito, anche senza preavviso, rifilando le spese ai responsabili. Sanzioni pesanti, che possono arrivare fino a 400 euro, attendono chi trasgredisce in modo serio.

Da oggi, chi aveva abituato gli ospiti a ritirare chiavi da cassette attaccate a pali o ringhiere, dovrà trovare altre soluzioni autorizzate. Lo scopo? Mantenere l’ordine pubblico e tutelare la sicurezza, evitando che gli spazi comuni vengano usati privatamente senza regole.

Chi vive qui, nello scenario urbano milanese – lo noterà soprattutto durante i mesi più freddi –, conosce la complessità tra turismo, residenti e sicurezza. E questo porta la città a rispondere con misure più dure. Anche a livello nazionale, la tendenza è quella di regolamentare con più rigore il self check-in negli affitti brevi: un settore che, insomma, necessita di regole chiare.

La rimozione obbligatoria delle lockbox è un gesto concreto per prevenire abusi, cercando di tenere sotto controllo gli spazi pubblici. Resta da vedere come proprietari e affittuari si regoleranno con queste nuove norme, mentre la città continua a confrontarsi con le sfide del turismo temporaneo – una presenza che anima molte zone centrali. Operatori urbani e tecnici lo confermano: il cambiamento è sotto i nostri occhi e tocca aspetti reali di convivenza e sicurezza – non è roba astratta.

×