Anche i condomini onesti rischiano di pagare per le frodi legate al Superbonus: cosa sta accadendo

Anche i condomini onesti rischiano di pagare per le frodi legate al Superbonus: cosa sta accadendo

Franco Vallesi

Dicembre 14, 2025

Nel panorama della riqualificazione energetica italiana, il Superbonus ha cambiato le regole del gioco, ma oggi le verifiche incalzano e le criticità emergono con forza. Le famiglie che hanno investito nella ristrutturazione delle proprie abitazioni si trovano a fare i conti con richieste di recupero crediti e possibili sanzioni, nonostante molte abbiano agito con trasparenza e responsabilità. L’attenzione delle autorità fiscali si concentra su opere incomplete e documentazione irregolare, con conseguenze che si estendono ben oltre la fine del meccanismo agevolativo.

Le ispezioni e i monitoraggi recenti mettono in luce come, in numerosi edifici condominiali, i lavori non siano stati portati a termine o presentino gravi problemi. Un numero rilevante di casi riguarda la mancata corrispondenza con i criteri imposti dalla normativa vigente, penalizzando così il diritto alle detrazioni fiscali. Questo scenario solleva interrogativi sul valore e la solidità di un incentivo che aveva come obiettivo principale la sostenibilità e l’efficienza energetica degli edifici italiani.

I nodi fiscali dietro cantieri a metà e materiali non utilizzati

Una delle principali difficoltà si lega al mancato raggiungimento del salto minimo di due classi energetiche, condizione imprescindibile per mantenere il beneficio del Superbonus al 110%. Senza la conferma di questo risultato, l’agevolazione decade e l’Amministrazione finanziaria avvia le operazioni di recupero degli importi fruiti o ceduti. La responsabilità ricade sui condomini, anche se le decisioni sulle opere sono state approvate collettivamente nelle assemblee condominiali, creando tensioni tra gli interessati.

Anche i condomini onesti rischiano di pagare per le frodi legate al Superbonus: cosa sta accadendo
Anche i condomini onesti rischiano di pagare per le frodi legate al Superbonus: cosa sta accadendo – dialmabrown.it

Le verifiche tecniche hanno evidenziato anche numerose irregolarità nella gestione dei materiali. In diversi cantieri, infatti, i materiali risultano contabilizzati nei documenti relativi agli stati di avanzamento lavori (SAL), ma non installati nei tempi previsti. Questa pratica, adottata per rispettare le scadenze burocratiche, è ora oggetto di scrutinio da parte delle autorità fiscali, con possibili conseguenze per i beneficiari. Chi vive nelle grandi città riconosce che la pressione sulle tempistiche può portare a compromessi tra legalità e deviazioni operative, complicando ulteriormente la situazione.

Frodi e sequestri: un bilancio pesante per il mercato dei crediti

Parallelamente, l’attività di controllo si è intensificata per contrastare le frodi legate al mercato dei crediti d’imposta. La Guardia di Finanza ha sequestrato crediti per un valore che supera i 9 miliardi di euro, concentrando l’attenzione su schemi illeciti gestiti tramite società fittizie, note come società cartiere. Queste organizzazioni producono documentazione falsa e generano crediti da cedere rapidamente, svanendo prima che le irregolarità vengano scoperte.

Un aspetto delicato riguarda il coinvolgimento involontario di condomini e amministratori, spesso ignari della natura fraudolenta dei crediti acquisiti. Le dinamiche di questi schemi prevedono operazioni simulate, lavori mai iniziati o portati a termine, e documenti alterati per giustificare trasferimenti di crediti tra soggetti estranei alle frodi originarie. Il risultato è un contenzioso crescente che rischia di influenzare profondamente il mercato delle ristrutturazioni in Italia. Gli operatori del settore sottolineano come la trasparenza e il controllo siano diventati elementi centrali per assicurare la correttezza e la tutela di cittadini e investimenti nel futuro.

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