Nel cuore dell’Umbria una città trasforma il periodo delle feste in un palcoscenico diffuso: vie, piazze e monumenti diventano luoghi di eventi, installazioni e appuntamenti culturali che si susseguono per oltre quaranta giorni. Dal 20 novembre al 6 gennaio Orvieto presenta la nona edizione di A Natale Regalati Orvieto, un programma che mescola luminarie immersive, mercatini e proposte per le famiglie, ma anche incontri e rassegne per un pubblico adulto. Questa edizione punta a coniugare tradizione e creatività, con interventi site-specific che coinvolgono il centro storico e i borghi circostanti. Un dettaglio che molti sottovalutano è la relazione tra il calendario degli eventi e i percorsi turistici: chi vive la città lo nota ogni giorno, e spesso sono le strade secondarie a riservare le sorprese più interessanti.
Orvieto illuminata: installazioni, pista sul ghiaccio e percorsi
La città si presenta con un allestimento distribuito: piazza della Repubblica ospita la novità più visibile, una pista del ghiaccio affiancata da installazioni luminose che disegnano percorsi serali. Accanto a questa attrazione emergono le videoproiezioni denominate Palazzi Magici, progettate per trasformare le facciate storiche in scenografie in movimento e guidare il flusso dei visitatori. L’accensione del Grande Albero davanti al Duomo e l’installazione luminosa che illumina il Pozzo di San Patrizio diventano punti di riferimento per chi esplora il centro a piedi.

Il Circuito dei Presepi, con oltre trenta rappresentazioni artigianali, si distribuisce tra chiese, palazzi e cortili: il Presepe nel Pozzo della Cava e il presepe vivente sono tra le attrazioni che richiamano famiglie e appassionati. Anche i borghi limitrofi, come Sugano, partecipano attivando piccole rievocazioni a tema. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la densità di piccoli eventi serali: mercatini e performance si tengono in orari scaglionati per favorire la mobilità pedonale e la fruizione in sicurezza.
Le installazioni sono pensate per durare l’intero periodo festivo e per intercettare diversi tipi di pubblico: dai residenti ai visitatori provenienti dal centro Italia. Per questo la pianificazione territoriale include percorsi segnalati, punti di sosta e spazi per attività educative rivolte ai bambini. Lo raccontano gli operatori locali: è cambiato il modo di leggere la città durante le feste, con una fruizione più partecipata e diffusa rispetto al passato.
Programma culturale: teatro, musica e rassegne
Il calendario culturale porta in città una combinazione di rassegne consolidate e eventi nuovi. Torna Il Libro Parlante, che ospita autori, giornalisti e critici per incontri pubblici e dibattiti; nel frattempo il Teatro Mancinelli programma musical, spettacoli di prosa e danza, con nomi della scena italiana e appuntamenti per le famiglie. Tra i cartelloni si segnalano omaggi coreografici, commedie e dialoghi teatrali che cercano di coprire fasce d’età diverse.
La proposta musicale include concerti della Filarmonica, iniziative della Scuola comunale di musica “A. Casasole” e il tradizionale Carol Service in Duomo, che richiama un pubblico attento alle atmosfere religiose e al repertorio sacro. Nella finestra di fine anno la città diventa teatro di Umbria Jazz Winter #32, una rassegna che trasforma Orvieto in polo jazz per cinque giorni e attira musicisti e spettatori dal panorama nazionale.
Le mostre, permanenti e temporanee, approfondiscono la storia locale, compresa la radice etrusca del territorio: conferenze e incontri specialistici accompagnano le esposizioni, con contributi di storici e operatori culturali. Un aspetto che sfugge a chi visita in modo distratto è la sinergia tra istituzioni e associazioni locali: è grazie a questa rete che il cartellone riesce a essere ampio senza perdere coerenza. Il risultato è un’offerta che non è soltanto intrattenimento, ma parte di una strategia culturale più ampia, destinata a lasciare tracce nella vita cittadina anche dopo la chiusura della manifestazione.
