Non servono muri: ecco come alcuni arredi stanno ridisegnando gli spazi di migliaia di case italiane

Dividere gli ambienti

Non servono pareti per dividere gli spazi in casa-dialmabrown.it

Franco Vallesi

Novembre 20, 2025

Pareti in vetro, tessuti e piante: così oggi si ridefiniscono gli ambienti senza ristrutturare nulla

Quando in casa si sente il bisogno di separare due zone senza stravolgere gli spazi o avviare lavori lunghi e costosi, la risposta spesso arriva dal design. Sempre più persone cercano soluzioni leggere, mobili, adattabili, che permettano di creare ambienti distinti ma senza chiuderli. La tendenza è evidente in molti appartamenti, soprattutto quelli piccoli o aperti come i monolocali, dove ogni metro quadrato conta.

Ma l’esigenza non è solo pratica: c’è anche un bisogno estetico, di armonia, di identità. Separare oggi non vuol dire dividere, ma trovare equilibrio tra privacy e apertura. E la luce, elemento centrale in ogni progetto contemporaneo, diventa il filo che unisce tutto.

Pareti trasparenti, librerie e tessuti: la leggerezza come regola d’arredo

Una delle soluzioni più efficaci per creare separazioni senza rinunciare alla luce è l’uso delle pareti in vetro. Non si tratta più solo di strutture da ufficio o di ambienti freddi: oggi il vetro è diventato parte dell’arredo, soprattutto con l’introduzione di profili in metallo nero, che richiamano uno stile industriale elegante. Una parete scorrevole in vetro satinato tra cucina e salotto, per esempio, permette di isolare i rumori e limitare gli odori ma lascia filtrare la luce naturale da una stanza all’altra. L’effetto visivo è continuo, non ci sono interruzioni nette, e lo spazio sembra persino più grande.

No muri e pareti
Creare spazio senza pareti-dialmabrown.it

Un’altra soluzione molto utilizzata è quella dei pannelli scorrevoli in tessuto, soprattutto in ambienti dove si vuole aggiungere calore e morbidezza. Il tessuto ha il vantaggio di poter cambiare aspetto facilmente: basta cambiare colore o materiale per dare tutta un’altra atmosfera alla stanza. Il sistema a binario a soffitto è invisibile, pratico, e permette di aprire o chiudere lo spazio a piacimento. In un open space, per esempio, si può creare una zona notte che scompare di giorno. Il tessuto inoltre attenua i suoni, creando una sensazione di comfort e silenzio che molti cercano, soprattutto in città.

Poi c’è il caso delle librerie bifacciali, un classico che non smette mai di reinventarsi. Oggi esistono moduli leggeri, sospesi da terra, con geometrie irregolari che lasciano filtrare aria e luce. La libreria può dividere due ambienti ma diventare anche elemento contenitore, pratico e decorativo. In uno studio o tra soggiorno e zona pranzo, basta una struttura modulare per delimitare gli spazi senza spezzarli. Il design contemporaneo predilige finiture in legno chiaro, metallo verniciato o colori opachi che si adattano a stili nordici, moderni, ma anche più eclettici. E con qualche pianta tra i ripiani, la struttura prende vita.

Separé, piante e materiali naturali: lo spazio diventa più umano e personale

Chi vuole un effetto più decorativo, può scegliere un separé artistico, magari in legno intagliato, rattan o metallo traforato. Sono elementi che raccontano una storia, spesso artigianali o realizzati con materiali di recupero. La loro funzione è duplice: da una parte creano una divisione simbolica, dall’altra aggiungono carattere all’ambiente. Un separé pieghevole con motivi geometrici, ad esempio, può trasformare un angolo anonimo in una piccola zona relax o in uno studio riservato. Il vantaggio è la mobilità: può essere spostato, ruotato, piegato. Non vincola nulla. È una scelta adatta a chi ama cambiare spesso disposizione e stile.

Ma la vera tendenza degli ultimi anni è quella del verde domestico. Le piante d’arredo non servono solo a decorare o a purificare l’aria. Se disposte con criterio, diventano vere e proprie barriere naturali. Un gruppo di monstere su mensole verticali, un ficus su una struttura in metallo, una cascata di pothos dal soffitto: basta poco per creare una zona che appare distinta, più raccolta, senza l’uso di muri o mobili. Le piante trasmettono serenità, equilibrio, benessere, e aiutano anche l’acustica dell’ambiente, perché attutiscono il suono. È una scelta sostenibile, viva, in continua trasformazione. Chi ha il pollice verde trova in questa soluzione anche un modo per prendersi cura della casa in modo attivo.

Oggi la separazione degli spazi non è più questione di mattoni, ma di intuizione, leggerezza e movimento. Gli elementi mobili, trasparenti, naturali si inseriscono nelle case senza ferirle, senza appesantirle. E restituiscono agli spazi una nuova vitalità, dove ogni angolo può cambiare funzione, significato, atmosfera. Non si chiude, si disegna. E la casa diventa uno spazio fluido, personale, sempre aperto a nuovi equilibri.