Stanchezza, sbalzi termici, raffreddore: come aiutare l’organismo a reagire meglio con abitudini sane e nutrienti mirati
Con l’autunno che entra nel vivo e le temperature che iniziano a scendere, anche il corpo cambia ritmo. Il sistema immunitario viene messo sotto pressione dagli sbalzi termici, dall’aria secca, dal ritorno al lavoro e a una routine più stressante. I malanni stagionali iniziano a fare capolino: raffreddore, mal di gola, tosse. Alcuni si ammalano subito, altri resistono.
Ma quasi tutti, prima o poi, accusano quella sensazione di spossatezza che accompagna i mesi più freddi. Per fortuna è possibile intervenire prima, in modo concreto, per rafforzare le difese immunitarie e ridurre la frequenza e l’intensità dei disturbi tipici dell’inverno.
Il sistema immunitario non si allena da solo: cosa lo indebolisce e come tenerlo attivo davvero
Il sistema immunitario non è una barriera invisibile e indistruttibile. È un insieme di cellule, tessuti e meccanismi che lavora senza sosta per proteggerci da virus, batteri e minacce esterne. A volte lo fa senza che ce ne accorgiamo, altre invece ci avvisa con febbre, dolori muscolari o naso chiuso. Ma quando non funziona bene – magari per carenze nutrizionali, stress o ritmi di vita sballati – diventa più facile ammalarsi, e più difficile guarire in fretta. Anche la mancanza di sonno, l’esposizione al freddo improvviso o il fatto di restare troppe ore al chiuso senza arieggiare, possono influire negativamente sulla sua efficacia.
Per proteggerci davvero serve un cambio di mentalità. Non basta sperare di non ammalarsi, bisogna preparare il corpo a reagire meglio. Questo si fa partendo dalle basi: una dieta varia, che includa frutta e verdura fresche ogni giorno, ma anche carboidrati complessi, proteine di buona qualità e grassi “buoni” come l’olio extravergine d’oliva. Non serve inseguire diete miracolose, basta mangiare in modo completo e regolare.

Alcuni nutrienti giocano un ruolo chiave: la vitamina C, ad esempio, è un antiossidante naturale che aiuta a combattere i radicali liberi e supporta la produzione di globuli bianchi. Gli agrumi ne sono pieni, così come kiwi, peperoni e broccoli.
Accanto alla dieta, anche l’attività fisica è importante. Anche una semplice camminata di mezz’ora al giorno contribuisce a migliorare la circolazione, a smaltire tossine e a ridurre il cortisolo, l’ormone dello stress. Lo stress cronico è un nemico silenzioso delle difese: riduce la capacità dell’organismo di rispondere in modo efficace agli agenti esterni.
Per questo è importante anche dormire abbastanza, ritagliarsi tempo per sé, evitare di accumulare troppe ore davanti allo schermo e cercare di ascoltare i segnali del corpo quando chiede pausa. Non meno rilevante è l’igiene personale: lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi occhi e bocca fuori casa, coprirsi bene quando si esce.
Vitamine, minerali e rimedi naturali: cosa integrare davvero quando le difese sono giù
In alcuni periodi dell’anno, soprattutto quando il corpo è più vulnerabile, può essere utile sostenere le difese con l’aiuto di micronutrienti e integratori mirati. Non si tratta di sostituire l’alimentazione, ma di compensare eventuali carenze o rispondere a fabbisogni più alti. La vitamina C, ad esempio, non viene prodotta dal nostro organismo e deve essere assunta ogni giorno.
Oltre a potenziare le difese, favorisce l’assorbimento del ferro e aiuta a contrastare stanchezza e affaticamento. Chi ha spesso la sensazione di essere “scarico” dovrebbe considerarla una risorsa utile.
Anche le vitamine del gruppo B sono fondamentali. Servono a trasformare il cibo in energia, a mantenere in equilibrio il sistema nervoso e a sostenere il funzionamento del sistema immunitario. Le B6 e B12, in particolare, sono direttamente coinvolte nella produzione di cellule immunitarie. Chi ha affrontato un’influenza o un periodo di forte stress può sentirsi debilitato: in quei casi, una buona integrazione mirata aiuta il corpo a riprendersi più in fretta. E poi c’è lo zinco, un minerale spesso sottovalutato ma centrale in moltissimi processi biologici. Contribuisce a proteggere le cellule, migliora la risposta immunitaria e sostiene la funzione delle vie respiratorie.
Non solo vitamine e sali minerali. Anche la natura offre alcuni aiuti concreti, spesso già presenti nella nostra dispensa. La propoli, ad esempio, è una sostanza prodotta dalle api per proteggere l’alveare. Ricca di flavonoidi, è conosciuta per le sue proprietà antimicrobiche. È utile nei primi freddi, soprattutto quando si iniziano a sentire i classici sintomi da raffreddamento.
Lo stesso vale per l’estratto di semi di pompelmo, un concentrato naturale che contiene antiossidanti capaci di supportare le difese, specie quando l’organismo è già provato da qualche virus.
Chi sceglie di utilizzare integratori dovrebbe sempre affidarsi al parere del medico o del farmacista, per evitare dosaggi sbilanciati o combinazioni inutili. Ogni organismo ha bisogni diversi, e il fai da te – anche con prodotti naturali – può diventare controproducente. L’approccio più efficace resta sempre quello integrato: abitudini sane, alimentazione equilibrata, rispetto dei ritmi del corpo e un occhio attento a come cambia il nostro stato fisico nel corso delle settimane.
