C’è un trucco per risparmiare sull’energia che non trovi in nessuna guida online (ma funziona)

Risparmio

Risparmio e rispetto per la natura con la casa green-dialmabrown.it

Franco Vallesi

Novembre 15, 2025

Molti pensano che una casa green richieda grandi lavori. In realtà, i cambiamenti più efficaci sono nascosti tra le abitudini quotidiane, gli elettrodomestici e i materiali che scegliamo ogni giorno.

Da Nord a Sud, l’interesse per le case a basso impatto ambientale cresce. A Milano, Torino, Firenze e Napoli sempre più cittadini chiedono consulenze per ridurre le bollette, usare energia pulita, evitare sprechi d’acqua e vivere in ambienti costruiti o arredati con materiali meno inquinanti. Il concetto di “casa sostenibile” è cambiato: non è più solo una questione di pannelli sul tetto, ma di come viviamo dentro le mura, da mattina a sera.

Negli ultimi anni il Governo ha incentivato impianti fotovoltaici, caldaie green e cappotti termici. Eppure, secondo i dati Enea, buona parte dei risparmi si ottiene da gesti quotidiani: spegnere gli standby, scegliere elettrodomestici efficienti, installare riduttori nei rubinetti. Le case consumano circa un terzo dell’energia prodotta in Italia, ma gran parte di questi consumi si potrebbe evitare con accorgimenti semplici.

C’è poi l’aspetto meno visibile: vernici, mobili, tessuti. Alcuni rilasciano nell’aria sostanze volatili che possono danneggiare la salute. Altri sono prodotti con processi ad alto impatto. Conoscere ciò che si porta in casa è il primo passo per trasformarla davvero in uno spazio sano, non solo per l’ambiente ma anche per chi ci vive.

Dove si nasconde davvero lo spreco: elettricità, calore e acqua

Una casa green non è una casa perfetta, ma una che riduce le perdite inutili. Il riscaldamento è la prima voce di consumo: un termosifone acceso anche quando non serve, una finestra lasciata aperta, un termostato impostato male. I termostati programmabili permettono di gestire la temperatura in modo dinamico, adattandosi alle abitudini della famiglia. Già da soli, questi dispositivi riducono i consumi fino al 25%.

Poi c’è l’elettricità. Le luci a incandescenza, ancora presenti in molte abitazioni, consumano dieci volte più delle LED. Anche lasciar acceso il modem o la TV in standby può far salire la bolletta di 70-100 euro l’anno. Eppure in pochi si ricordano di scollegarli. Le prese intelligenti con timer o controllo remoto sono una risposta concreta, facile da adottare anche per chi non vuole rivoluzionare l’impianto.

Energia solare
Pannelli fotovoltaici-dialmabrown.it

Sul fronte acqua, l’Italia è tra i Paesi europei con il maggiore consumo domestico. Ogni persona usa in media 215 litri al giorno. Una cifra altissima. Una parte si può recuperare: ad esempio, installando aeratori nei rubinetti o scegliendo lavatrici moderne, che usano meno acqua e meno energia grazie a sensori di carico e programmi eco.

E poi c’è la pioggia. Chi ha un balcone o un giardino può sfruttarla con sistemi di raccolta semplici, da usare per annaffiare o lavare l’auto. In alcune Regioni ci sono anche bonus per l’installazione. Ogni litro d’acqua risparmiato oggi è un investimento sul domani. La crisi idrica non è lontana: si manifesta già, in forme silenziose, ogni estate.

Scegliere cosa portare in casa: materiali, oggetti e tecnologie

Un ambiente domestico non si limita alle utenze. Anche ciò che si tocca, si respira e si guarda ogni giorno ha un impatto diretto. Le vernici murarie tradizionali, per esempio, rilasciano composti organici volatili per giorni dopo l’applicazione. Scegliere prodotti a basso VOC, oggi facilmente disponibili in commercio, è un passo utile per la salute dei bambini e per chi soffre d’allergie.

I mobili, se acquistati in massa da grandi catene, sono spesso costruiti con truciolato pressato e colle sintetiche. Alcuni di questi materiali, se non certificati, possono rilasciare formaldeide. Chi cerca alternative può orientarsi verso legno massello con certificazioni FSC, o pezzi di seconda mano restaurati.

Il riuso è un’altra risorsa chiave. Non è una moda, ma una pratica concreta. Ristrutturare un mobile anziché comprarne uno nuovo, usare legno riciclato, trasformare una vecchia scala in una libreria: sono tutti esempi reali di design sostenibile. E con l’aiuto del web e dei mercatini locali, non serve nemmeno spendere molto.

Infine, gli elettrodomestici. L’etichetta energetica è uno strumento efficace, ma spesso ignorato. Un frigorifero A+++ consuma fino al 60% in meno rispetto a uno vecchio. Le asciugatrici a pompa di calore, sempre più diffuse, offrono un buon compromesso tra comodità e risparmio. E oggi si trovano anche versioni compatte, ideali per piccoli appartamenti.

Il cambiamento non passa per forza da grandi ristrutturazioni. Basta fermarsi un attimo a riflettere su cosa si usa ogni giorno, cosa entra in casa, cosa si può migliorare senza stravolgere tutto. È lì che si costruisce davvero una casa sostenibile.