Termosifoni, pannelli riflettenti, stufette e infissi: tutti gli accorgimenti per un calore costante, naturale e più economico
Con l’arrivo dell’inverno e l’aumento dei costi energetici, mantenere calda la camera da letto è diventata una vera sfida quotidiana per molte famiglie. In un contesto di continua attenzione alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi, la gestione ottimale del riscaldamento domestico richiede una strategia ben precisa. Oltre alle buone pratiche legate all’impianto principale, ci sono anche accorgimenti semplici e soluzioni mirate per migliorare il comfort senza gravare sulle bollette.
Come regolare i termosifoni per riscaldare meglio (senza sprecare un centesimo)
Un errore molto comune è sottovalutare la regolazione delle valvole termostatiche dei termosifoni. Per ottenere un riscaldamento efficace e costante, è consigliabile iniziare con la posizione massima (5) per qualche giorno, in modo da permettere ai radiatori di raggiungere una temperatura uniforme. Dopo questa fase iniziale, si può scendere a un livello intermedio (tra 2 e 3) per mantenere il calore e limitare i consumi.

Un’altra operazione spesso dimenticata ma fondamentale è lo sfiato dell’aria dai termosifoni. Se all’interno dei tubi resta intrappolata aria, si creano zone fredde che ostacolano il funzionamento corretto del radiatore. Bastano pochi minuti con la valvola di sfiato per rimuovere l’aria in eccesso e migliorare la resa.
Un trucco semplice e a basso costo è quello dei pannelli riflettenti: si installano dietro ai termosifoni, in particolare se sono posizionati su pareti esterne, e servono a restituire il calore verso l’interno della stanza, riducendo le dispersioni. Realizzati con materiali isolanti, sono facili da reperire, economici e non richiedono manutenzione.
Attenzione anche a dove si posizionano mobili o oggetti: se coprono o ostruiscono il termosifone, il calore non si diffonde correttamente. Per lo stesso motivo, è sconsigliato l’uso dei copricaloriferi, spesso decorativi ma inefficaci dal punto di vista termico.
Infine, sfruttare la luce naturale di giorno e chiudere persiane e tapparelle di sera aiuta a mantenere la temperatura più stabile. L’isolamento degli infissi gioca un ruolo determinante: ridurre gli spifferi e migliorare le guarnizioni può fare una grande differenza.
Stufe elettriche, infrarossi e pellet: quando serve un calore mirato in camera o negli ambienti secondari
Per chi necessita di un calore più immediato, esistono diversi dispositivi in grado di integrare il riscaldamento tradizionale, ognuno con vantaggi e limiti. Le lampade a infrarossi, ad esempio, non riscaldano l’aria ma agiscono direttamente su superfici e persone. Sono ideali per stanze piccole o per riscaldare aree specifiche, come il bagno al mattino o l’angolo lettura, ma il loro effetto svanisce rapidamente con la distanza e possono consumare energia se lasciate accese troppo a lungo.
I termosifoni elettrici portatili a olio o a resistenza, invece, sono più adatti a un uso prolungato: rilasciano un calore uniforme e costante, anche dopo essere stati spenti, grazie all’inerzia termica. Hanno però un consumo elevato e tempi di riscaldamento più lunghi, quindi sono consigliati solo per ambienti contenuti o per un utilizzo occasionale.
Per ambienti poco usati o isolati, come taverne, mansarde o depandance, una stufa a pellet rappresenta una soluzione efficiente e sostenibile. Il pellet è un combustibile rinnovabile, con buon rendimento e costi contenuti, e molte stufe sono dotate di programmazioni orarie e termostati integrati, ideali per un riscaldamento personalizzato.
In definitiva, il riscaldamento della camera da letto — e della casa in generale — non dipende da un unico strumento, ma da un insieme di azioni: dalla cura dei termosifoni, alla gestione intelligente del calore, fino all’uso strategico di fonti supplementari. In un’epoca in cui ogni grado in più si riflette sulla bolletta, ogni dettaglio conta.
